martedì 21 giugno 2011

Il nostro percorso da alcuni è stato definito silenzioso. Io aggiungerei umile e semplice. Se per silenzio si intende il non fare rumore, sicuramente quest'aggettivo ci appartiene. Infatti non ci interessa apparire, non chiediamo, offriamo con la nostra semplicità, siamo l'anello che unisce tutte le istituzioni alle quali vogliamo dare lustro. Abbiamo faticato all'inizio perché appartenevamo solo alla comunità e non avevamo padrini. Oggi, dopo due anni, credo di poter dire che siamo riusciti ad entrare nei sentimenti della gente.

Organizzando questa serata c'era un grosso timore da parte nostra di non riuscire a riunire un numero sufficiente di ospiti. Invece abbiamo superato le previsioni. Eravamo quasi cento e molti altri sono stati dispiaciuti di non essere potuti intervenire, o perché in viaggio, o per impegni precedenti. Chi è venuto ci ha comunicato il proprio affetto e la stima per il nostro lavoro.

Vorremmo ripetere quest'esperienza raggiungendo anche la comunità che vive lontano da Atene. In questo chiediamo aiuto a tutti voi perché questo volontariato è sostenuto solo da sentimenti ed entusiasmo. Siccome non costiamo niente credo che in questo momento di crisi siamo l'unica forza che porti risultati per far sentire che ancora esistiamo. Aiutateci a far sentire che siamo in tanti, sempre di più. E che l'Italia non è una stella dell'Europa che brilla di luce riflessa dai propri illustri vicini, ma di luce propria. Siamo pronti ad aggiungere altri posti a tavola!

Luisiana Ferrante

Estratto dal periodico Insieme n. 8