venerdì 12 novembre 2010

GARA DI CUCINA AL COMITES
Il Comites e la Dante Alighieri hanno organizzato una gara culinaria che si svolgerà domenica 21 novembre dalle ore 17.00 in poi nella sede del Comites, Iou 3.
La gara è aperta a tutti e si partecipa portando un proprio piatto. Si può dare la propria adesione telefonando al Comites, tel.211/ 0150995, entro venerdì 19. La quota partecipativa è di 5 euro.
I piatti più buoni verranno premiati.
Insieme ai concorrenti aspettiamo numerosi tutti voi che amate la compagnia e la buona cucina.

lunedì 8 novembre 2010

RICOMINCIAMO DA ZERO. NON SIAMO MIGLIORI DI LORO

Parliamo spesso di riforme costituzionali, di sistema elettorale, di tante cose difficili, ma alla sopravvivenza di noi comuni mortali chi ci pensa?
Tutti aspettiamo che la Cina ci risollevi dalla crisi economica. Scuola, salute, anziani, famiglia appartengono, in esclusiva, al volontariato.
Basta con le critiche annunciate, basta parlare contro il sistema per sentirsi culturalmente impegnati o per accattivarsi simpatie che si tramutano in...voti. Dimostriamo di essere migliori di loro e non come loro.
Il 21 settembre per l'inaugurazione dell'anno scolastico sono saliti al Quirinale otto ragazzi della scuola di Atene, tre della sezione greca seconda liceo, Stilianos Grapsas, Afroditi Pissia, Annamaria Garbin, cinque della sezione italiana, della seconda liceo, Sofia Casagrande, Afroditi Karidomatis e della terza liceo, Emanuele Casassidis, Denis Milla, Georgios Papamanolis.
Bellissimo, un percorso da record, se si considera che quando il Presidente Giorgio Napolitano venne in visita ad Atene, la comunità italiana non riuscì neanche a salutarlo, sventolando magari bandierine.
Passare da quel contesto all'invito al Quirinale è un record da campioni. Vedere poi i ragazzi di ritorno dall'Italia con le magliette con su scritto “Tutti a scuola” e vivere i loro entusiasmi è stato come ricevere una spinta per ricominciare. Chi di loro non conosceva Roma l'ha vista sotto la migliore luce. Si sono sentiti finalmente davvero italiani e parte integrante dello Stato, consapevoli che tutto ciò che fa parte di esso, gli appartiene. Sofia Casagrande dice: “In me rimbombano ancora le parole del Presidente, non tanto per quello che ha detto, ma per come lo ha detto, con un tono di voce deciso e potente, che ti trasmette la sua autorità e importanza, come se a parlare fosse un profeta dei nostri giorni. Quelle sue parole le porterò con me, cercando di mantenerle come mio obiettivo. Quest'anno, più di ogni altro, rimbocchiamoci le maniche e impegnamoci per il nostro futuro e quello del nostro paese”.
Parole dette da una giovane, parole che ormai non si sentivano più.
Bravo anche al Mister della squadra con l'augurio che possa sempre trovare il carburante per continuare la salita.
E noi smettiamo di sparlarci addosso. Non diciamo solo ciò che è negativo e che non sempre risponde a verità e partecipiamo insieme alla maratona per ritrovare le posizioni ottenute nel passato e che possiamo con certezza riconquistare.

Luisiana Ferrante

La scuola statale italiana di Atene ha voluto celebrare quest'anno la festa della Repubblica con una grande manifestazione.
La festa del 2 giugno è la più importante festa nazionale italiana perché segna la rinascita dello Stato dopo la caduta del fascismo.
Il 2 e il 3 giugno 1946 si tenne, infatti, il referendum istituzionale con il quale gli italiani scelsero come forma di governo la repubblica.
La sera di martedì primo giugno i ragazzi della scuola italiana si sono ritrovati con i loro insegnanti, il preside, i genitori, gli amici e le istituzioni per celebrare questa data.
Alla serata erano presenti anche i ragazzi eccellenti della la rete di scuole FriSaLi (Friuli-Venezia Giulia, Sardegna e Liguria) e alcuni loro docenti.
Sono volati 150 palloni bianchi rossi e verdi ai quali gli studenti avevano legato dei messaggi affidando così al cielo, i loro desideri.
Si è ballato, insieme a un gruppo cretese, balli tradizionali e folkloristici. Si è cantato con il coro scolastico della sezione greca, mentre i ragazzi italiani studenti di chitarra, una delle attività organizzate dall'associazione genitori della scuola, hanno suonato un brano.
L'insegnante del corso, Francesco Longo, ha poi ripercorso la storia degli italiani attraverso immagini musicali iniziando dall'aria Va pensiero e attraverso la canzone napoletana fino a pezzi moderni. Il programma musicale è stato concluso dal complesso rock del liceo della sezione greca che ha anche manifestato il suo sostegno alla causa del popolo palestinese.
Il ricco buffet della serata offriva prodotti tipici greci e della cucina italiana e si concludeva con dolci tipici regionali offerti dagli ospiti.
Si temeva la pioggia ma fortunatamente il tempo è stato dalla nostra parte fino alla fine della serata consentendoci di festeggiare, come previsto, i quindici alpini, presenti per aiutare nella ristrutturazione della scuola, i quali si sono prestati a questo compito con grande entusiasmo approntando un campo nel cortile della scuola, per l'occasione abbellito da tante bandiere tricolore.
C''è stata poi la consegna dei diplomi con cui si nominavano ambasciatori di pace la signora Barbara Marengo, moglie dell'ambasciatore ad Atene Gianpaolo Scarante e tutti i ragazzi della scuola italiana. A consegnarli il dottor Nikos Sikloglou, presidente dell'associazione Aristotelion, e da sempre attento al mondo dei giovani.
Questi, infatti, sono stati i veri protagonisti della serata, perché è a loro che va chiesto cosa vogliono fare e non imposto quello che devono fare.
Il messaggio che si voleva far passare è che i festeggiamenti non sono e non devono essere retorica ma rappresentano il recupero dei valori, il ritrovare l'orgoglio della propria identità. Non sono tempo perso e né c'è l'obbligo di tutti a partecipare ma le porte sono aperte a chi vuole collaborare e spalancate per chi vuole uscire.
Però queste occasioni devono essere colte per mostrarsi tutti uniti e non egoisticamente protagonisti, rischiando poi di rimanere soli.
Dunque questa serata è stato un modo per festeggiare la nostra patria ma anche per ridare fiducia ai ragazzi e speranze per il loro futuro. Futuro che, a causa della crisi, dovrà essere costruito su basi diverse ma pur sempre solide.
Luisiana Ferrante